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Iperico

Hypericum perfarum L.
Famiglia: Ipericaceae
Droga: Parti aeree (fiori e foglie)
Costituenti principali:
flavonoidi semplici (iperoside, rutina) dimeri (biapigenine) e diantrachinoni, (ipericina, pseudoipericina), tannini catechinici, proantocianidine, carotenoidi, olii essenziali

Attività principali:
calmante, antidepressivo, digestivo, spasmolitico, antimicrobico; (olio) cicatrizzante, antinfiammatorio
Impiego terapeutico:
depressione lieve e moderata, stati di agitazione di diversa natura, enuresi notturna; (olio) arrossamenti cutanei, ferite, ustioni, ecchimosi
Attività farmacologica:
L'Iperico è noto alla medicina già dai tempi del Medioevo e già allora era considerato un rimedio eccellente per la cura dell'ansia, della malinconia, dei disturbi del sonno e dell'inquietudine nervosa. L'iperico era inoltre conosciuto per le sue proprietà lenitive ed antinfiammatorie ed infatti l'olio di Iperico viene ancor oggi utilizzato per uso esterno nelle scottature o in varie forme di arrossamento. Gli sono inoltre riconosciute attività antispasmodiche, ipotensive, digestive. La tradizione popolare lo ha soprannominato 'Erba di San Giovanni' ma sull'origine di tale nome vi è più di un spiegazione, quella biblica che la vorrebbe come pianta culinariamente prediletta da San Giovanni o quella più semplice, perché fiorendo in estate, per i suoi bellissimi fiori gialli, era raccolta in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giovanni. Il rinnovato interesse della medicina moderna è dovuto all'ampia possibilità di impiego degli estratti standardizzati di Iperico nel trattamento degli stati di alterazione del tono dell'umore, nonché come rimedio naturale per le depressioni lievi e moderate. L'estratto di Hypericum perforatum di cui si parla nella medicina moderna, e al quale sono riferiti gli studi farmacologici e clinici, è l'estratto titolato allo 0.3 % in ipericina totale. Si tratta di un estratto totale dalla pianta intera, raccolta durante il tempo della fioritura, che risulta controllato e garantito nel tenore in principio attivo. Altre indicazioni dell'iperico sono come calmante nell'enuresi notturna, negli sbalzi di umore della menopausa, negli stati di esaurimento nervoso, nella depressione stagionale. Le proprietà dell'Iperico sono attribuite al fitocomplesso caratterizzato principalmente da flavonoidi e, ad uno in particolare, l' ipericina. Tra i numerosi flavonoidi identificati vi sono l'iperoside, la quercetina, la rutina. L'iperoside (quercetin-3-galattoside) non è però specifico dell'Iperico ma è diffuso in molte piante appartenenti ad altre famiglie, per esempio nelle Ericaceae. I flavonoidi dimerici sono i responsabili della colorazione gialla dei fiori, mentre l'ipericina impartisce la caratteristica puntellatura rossa ai petali agli stami e al contorno delle foglie. E' stato riscontrato anche un notevole contenuto in tannini catechinici, le proantocianidine, soprattutto nei fiori, contenuto che però subisce oscillazioni estremamente marcate durante il ciclo vegetativo. La titolazione ufficiale dell'estratto riportata dalla farmacopea tedesca è in ipericina totale, per la quale si intende la miscela degli 1,8 antranoli dimeri, costituenti composti policiclici a diverso grado e tipo di sostituzione: a seconda del tipo di sostituzione danno così origine rispettivamente alla ipericina, alla pseudoipericina, all'iso-, proto- e protopseudo-ipericina. La composizione relativa di ciascuno di essi nella pianta intera dipende dalla sua provenienza. Esistono infatti studi che dimostrano la variabilità percentuale relativa di ipericina a seconda della provenienza europea od asiatica della pianta. Ciò conferma l'importanza della titolazione dell'estratto per la garanzia di uniformità dell'attività farmacologica. L' ipericina oggi, pur non essendo più considerata come importante nel meccanismo di azione dell' iperico, rimane la molecola di riferimento per la titolazione dell' estratto. Il meccanismo d'azione dell'iperico è infatti ancora oggetto di studi e controversie. Vi sono molte ipotesi tra cui la più probabile ritiene che l'iperico presenti diverse modalità d'azione simultaneamente. L'iperico sembrerebbe capace di incrementare i livelli serici di serotonina, analogamente ad alcuni farmaci antidepressivi. La complessità del meccanismo d'azione dell' estratto indica anche una debole inibizione dell' attività degli enzimi MAO-A e MAO-B, un' affinità per i recettori GABA, e l'inibizione del reuptake della serotonina (probabilmente il principale meccanismo antidepressivo dell' iperico) il neurotrasmettitore che regola l' umore, con conseguente aumento degli effetti legati alla quantità di serotonina disponibile. Inoltre, alcuni esperimenti hanno dimostrato che l' estratto di iperico rallenta il riassorbimento di altri due neurorecettori, dopamina e noradrenalina. E anch' essi hanno un ruolo nella depressione. L' Iperico ha fama di essere un potente tonico, di potenziare la reattività sensoriale dell'individuo e di essere un potente riequilibratore del tono dell'umore. Come sempre accade per le sostanze attive di origine naturale, l'effetto è il risultato dell'azione sinergica di tutti i componenti presenti nell'estratto, anche se sicuramente esiste la preponderanza di qualcuno in particolare sugli altri. I numerosi studi farmacologici e clinici disponibili sulla pianta indicano l'Iperico una pianta sicura pur con alcune riserve importanti circa l'interferenza con altri trattamenti farmacologici, alcune controindicazioni ed effetti collaterali. Tutto questo fa della pianta un rimedio da trattare su consiglio. L'Iperico può causare fotosensibilità ed è bene evitare l'esposizione al sole e/o a lampade abbronzanti. Non usare in gravidanza ed allattamento.
Aspetti botanici:
L'Iperico è una pianta erbacea perenne cespugliosa, nativa e diffusa in tutto il mondo, dall'Europa all'Asia, Cina, Sud America, Australia e in alcune aree del Nord America. Cresce anche in Italia allo stato spontaneo fino ai 1600 metri di altitudine, predilige campi incolti in luoghi soleggiati e si adatta bene a tutti i tipi di terreno. Da noi sono note circa 12 diverse specie di iperico e in tutto il mondo ne esistono circa 300. La pianta dell'Iperico ha altezza media di 60-80 cm, con fusto eretto e rigido, foglie opposte e fiori di colore giallo-oro punteggiati di nero. Le foglie costituiscono uno dei caratteri distintivi della pianta, appaiono infatti perforate: se si osservano le foglie contro luce si notano innumerevoli piccoli punti traslucidi e da qui il nome 'perforatum' della specie. Le infiorescenze di colore giallo fioriscono in giugno. Un segno sicuro di riconoscimento dell'Iperico è la colorazione rosso scuro che lascia sulle dita, stropicciando un fiore o un bocciolo tra pollice ed indice. Dalle parti aeree della pianta, si ottengono le polveri e gli estratti a scopo fitoterapico ed in particolare sono disponibili diverse tipologie di estratti standardizzati: il più diffuso è titolato in ipericina secondo metodo spettrofotometrico descritto nella farmacopea tedesca; sono disponibili inoltre titolazioni in ipericina per metodo HPLC ed estratti a doppia titolazione, ipericina ed iperforina.
Forme farmaceutiche e posologia:
Infuso: 2-3 g in acqua bollente / al giorno
E.S.: 300 mg estratto stand. 3% (UV) / 3 cps al giorno
Nota: Per gli integratori alimentari una circolare ministeriale fissa il dosaggio massimo giornaliero consentito a di 7 mg di estratto di iperico o di 21 mcg di ipericina.





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